
Oggi si torna ad Anticaprie. Stiamo finendo per affezionarci a quel beffardo serpentino.
Vuoi il maltempo, vuoi il freddo la meta ultimamente rischia di esser ridotta sempre alla stessa. Così ti trovi faccia a faccia sempre con gli stessi local e dopo poco un local, per forza di cose, lo diventi anche tu.
Così quel serpentino qua e là unto e sfuggente finisce per piacerti ed ogni reglette appare così accomodante come se fosse ormai scontato che su quel passo non avrai problemi.
A volte ne arrivano di nuovi ad Anticaprie, anche gente brava, che si lamenta della gradazione 'strana', della roccia altrettanto strana e della poca confidenza che subito ne deriva.
E tu che ti sei talmente abituato a quel serpentino che ti sembra di salire con l'attak sotto i piedi li guardi come fossero alieni; come se fosse scontato di dover mettere un piede in aderenza lì, stringere una tacchetta là ed arrivare in catena.
Oggi ci raggiungono Giuseppe e Fiorella i due amici conosciuti un mesetto fa alla cava di Borgone. A Caprie hanno già fatto qualcosa ma a loro mancano, ahimè, le vere classiche del luogo.
Come dire cosa sarebbe Anticaprie senza vie come 'Ocio', 'Orione', ' un pensiero per Annalisa' ecc...?!
Quando ci raggiungono il freddo ha già cominciato a bussare alle nostre porte e non basta la mia battuta ' chi ha aperto il frigo?!' a riscaldare gli animi.
Allora si inizia - a onor del vero noi avevano gia inziato da un bel po'-.
Così pratico il mio sport preferito: metter su vie a manetta - che poi, s'intende, ne metto su solo due di seguito avendo, per l'appunto, due corde-.
I due iniziano ed odioso, a volte lo sono veramente troppo, inizio le mie spiegazioni del tipo ' metti un piede lì, la mano là e vai su'. Ma lo faccio ingenuamente perché quelle reglette le adoro e con l'abitudine e la forzatura di arrampicare spesso nello stesso luogo le trovo anche grosse. Ma non pensiate io sia vanaglorioso, figurarsi, è che mi impegno tanto e l'arrampicata - dopo anni di sport vari- è l'unico che mi dia sensazioni fortissime.
Fatto sta che prova e riprova vengono a capo dei vari problemi e si divertono - spero-.
Comunque sia Giuseppe l'ha detto appena mi ha visto.
"lo so che oggi ci tiri il culo" ha sospirato con rassegnazione.
Perspicace!
Nessun commento:
Posta un commento