Due giorni da leoni!(?) ( tra ululi ed inviti...)


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Sior e siori.
Venghino, venghino.
I gladiatori della roccia, ecco cosa abbiamo qui!
Ma che buffone, che sono ( me lo dico persino da solo)!
It's climbing's time.
Eh si, cari lettori, questo week end l'abbiamo dedicato al test calcareo.
Si, per farla breve, si va in due falesie di calcare e si valuta le proprie prestazioni ( in mezzo si ride, ci si fa male ( e quindi si ride ancora di più se a farsi male è Maurizio) e si dorme ( per esempio Toby)).
Così sabato si punta alla Los area dove complice la calca si tenta di accapararsi qualche via e girarci un pò sopra. Così capita che Maurizio si inespertisca sul 'maestro' ed il sottoscritto e l'audace tentino il bel boulderino dell'ululo delle bergere(6c+). Una bella via, quest'ultima con difficoltà concentrate nel passaggio del tetto ( rannicchiarsi per credere) ma con un muretto subito dopo che non è mai banale. Un bel viaggio, insomma. Peccato che al terzo giro abbia azzeccato la sequenza per poi sbagliare sopra...ma lasciamo perdere. Anzi no, non lasciamo perdere. Infatti mi sento così vicino a chiuderla che vorrei farci ancora un giro ma sono troppo stanco per pensare che sia il giro buono così lascio perdere.
Mai fatto una scelta peggiore, infatti le conseguenze sono giorni d'insonnia nei quali vorrei tornare a chiuderla.
E cerco disperatamente qualche poveraccio che mi faccia sicura. Mi prudono le mani perchè oramai la sequenza l'ho in testa.
Chiedo a Danilo che però vuole andare a Bosco a chiudere ''Legend'' e poi dice che le vie più dure della Los sono troppo delle boulderate.
Quindi niente finirò per andare a Bosco a tenere il muso.
Poi in settimana obbligo (si, si obbligo) Maurizio a venirmi a fare sicura sottraendolo al lavoro (che bestia!)...e chiudo 'sta via malefica. Cribbio!
Secondo giorno succede il fattaccio.
Porto fuori Toby al mattino ed incontra la sua amichetta Melissa (non sapete chi è Melissa, certo, ma posso dirvi con certezza che è la fidanzatina di Toby).
Così con un balzo improvviso parte alla rincorsa portandosi dietro la mia spalla che fa un inquietante 'track'. Ma proprio 'track'.
Ed inizio ad aver male...
Così si decide di andare alle terrazze piuttosto che alle stria( perchè oltre che climber siamo anche stupidi ma non troppo)...
Lungo l'avvicinamento al posto della spalla mi pare di avere un tizzone ardente e sulla prima via è forte la tentazione di salire monobraccio ( magari esserne capaci!).
Ma Maurizio storico farmacodipendente mi dà una pastiglietta e mi gaurda come a dirmi:'tanto smetti quando vuoi'.
Così la prendo e nel giro di un quarto d'ora torno nuovo o perlomeno usato garantito.
Così provo a vista il tetto di 'invito a Ranzo'(6b+).
Naturalmente lo sbaglio perchè dopo tutta la resina mangiata quest'inverno la mia capacità di interpretazione della roccia è pari a zero ( forse anche meno).
La prova anche l'audace e riesce meglio. Anzi, no, mi consiglia come risolvere il passo senza scadere in bloccaggi animali.
Così finalmente la via cade al secondo giro( ed io con lei stanco morto! ah, ah, ah).
E finisce un week end calcareo di quelli doc.
Esito: siamo tre, anzi quattro ( metto anche Toby che non fa altro che dormire) ciofeche! Altro che gladiatori!

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