
Gli sbandati hanno vinto!
Lo sapevo. Gli sbandati devono vincere altrimenti che senso avrebbe che ci siano le persone normali?
Così capita che uno sbandato qualunque riesca finalmente a centrare l'obbiettivo dell'estate ed in generale il sogno di quando iniziò a scalare.
Ma non starò a fare tanti indovinelli stucchevoli, cribbio!
Tante l'avrete gia capito che lo sbandato in questione coincide con chi scrive!
Ma andiamo con ordine.
Sono le nove di mattina.
Fa un freddo cane, ma proprio freddo.
Il termometro della macchina di Maurizio 'o iettatore segna 8° ma ogni tanto fa le bizze e scende a 6°.
No, non è novembre è il 5 settembre.
Ma siamo a Cimolais quindi questo clima è più che plausibile.
Sfigghi indossa il piumini invernale mentre Toby dà chiari segni d'averne le palle piene. Abbai e cerca di mordere il primo che gli capita a tiro.
Ho freddo, cazzo, voglio tornare a dormire.
Più o meno è quello che vorrebbe dire.
Così se ne torna nel baule della macchina a guardarci male.
Intanto cerco di scaldarmi ma non ci riesco poi troppo. Una bollita alle mani non me la toglie nessuno!
Poi sembra vada meglio e monto la via/progetto.
La parete di Gote, ecco dove siamo, offre belle linee spesso sia tecniche che fisiche su roccia un poco cerosa ma dall'ottimo grip con basse temperature ( e qui capite il perchè di qeusta invernale improvvisata!).
La bella 'libellula' (7a)corre al centro del paretone su roccia compatta e giallastra. Si tratta di una via boulderosa e digitale nella prima parte per poi offrire una bella continuità nella seconda metà.
Il primo giro sulla via non mi dà ottime sensazioni ma forse solo perchè sto per entrare nella scuderia della findus.
Riposo una mezz'ora in cui facciamo far due passi a Toby.
Poi torniamo sotto.
Maurizio è più tranquillo del solito.
Infatti non mi chiede, stranamente, se mai nessuno sia morto su quella parete o se non vengano giù dei massi.
Riparto.
Arrivo al passo chiave lo imposto ma cado quasi subito.
Così, sicuro di saper far bene la seconda parte, mi concentro per fare bene il tratto chiave. Riesco a ripeterlo due volte e torno giù.
Ancora mezz'ora di riposo/ansia.
Riparto, i primi movimenti li ripeto rapidamente poi arrivo al duro. Sento salire l'ansia. Prendo prima un verticalone da cui incrociare. Riesco bene e non sento ancora salire la stanchezza. Ancora qualche movimento e prendo una rovescio bruttina, lancio al ''naso'' risolutore e lo prendo.
Sono super emozionato, anzi estasiato per esser riuscito sulla sequenza chiave.
Mi emoziono a tal punto da impostare male la sequenza dopo.
Così devo tornare un poco indietro e rifarla ma passo.
Però devo anche fare ancora i conti con la ghisa che mi riempe gli avambracci e so bene che c'è ancora un passettino che da stanco potrebbe farmi cadere.
Sghiso un attimo e lo affronto, passo anche se per un attimo ho la sensazione d'andar giù.
Poi fino in catena non percepisco più nulla solo una grande voglia di farcela.
Moschetto la catena e mi lascio andare giù con Maurizio che da sotto mi grida che potevo anche dirglielo che mi lasciavo andare.
Che gioia!
Il mio primo 7a!
Gli sbandati, almeno per oggi, hanno vinto.
P.S: le foto sono dei primi tentativi di agosto con temperature decisamente più calde!
Lebowski: Cos'è... cos'è; che fa di un uomo un uomo, signor Lebowski?
Drugo: Drugo. Non... non lo so, signore.
Lebowski: Essere pronti a fare ciò che è più giusto. A qualunque costo. Non è questo che fa di un uomo un uomo?
Drugo: Sì, quello e un paio di testicoli.
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