Memoria fotografica...ovvero di quando hai tanto da dire ma poco da scrivere

Una piccola massa sullo stomaco...

Confronto diretto

Che Guevara piemontese


Due dei fanatici 4 ...donna inudibile e Maddog...

Si torna alla roccia?...si, ma con disordine!
Memoria fotografica. Non ne ho mai avuta.
Ricordo come fosse ieri quel giorno in cui si palesò questo mio estro creativo e distruttivo al tempo stesso. Era la seconda elementare e me ne stavo seduto al mio banco di scuola con l'aria da separatista basco.
Compito in classe di storia.
La maestra ci elenca una serie di date ( alla seconda data avevo già sigillato le orecchie) e ci dice " scrivete cosa vi ricordano".
Guardo il foglio bianco e sorrido. Ma non è un sorriso sano, e' quella mia espressione poco savia che presagisce un'imminente tempesta.
Prendo la penna e scrivo: TANTE COSE.
Ad esser franco, cari lettori, era quello che pensavo. Lo giuro.
Dopo dieci minuti consegnamo tutti il compito. Il mio, per dirla tutta, avrei anche potuto consegnarlo dopo un nano secondo ma una sorta di conformismo mi aveva spinto ad aspettare anche gli altri.
Come andò a finire?
Potete immaginarlo. La maestra s'inalbero' come un Tobia con la ciotola vuota e mi disse "vedrai che avrai sempre problemi nella vita".
Ecco, disse proprio quello come a scagliarmi contro un'anatema.
Quindi non starò qui a tediarvi con i racconti di un'esistenza contro corrente. Anche perché la parte più interessante del mio stare al mondo sta avvenendo adesso.
E, sono serio, appena avrò tempo vi racconterò del mio lavoro e di come anche un cammello possa passare per la cruna di un ago.
A presto.



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