






E' così, cari lettori, vi avevo fatto intravedere la possibilità di una nuova 'impresa' con questo clima agghiacciante - in tutti i sensi- e vi accontento.
Si perché poi alla fin fine di leggere di vie fatte col sole, con la roccia asciutta ecc... se ne ha abbastanza. Noi - popolazione del climber medio- vogliamo leggere della lotta all'Alpe vecchio stile condita di condizioni avverse e problematiche varie.
La meteo prometteva bene per oggi e così siamo andati al paretone a tentare qualcosa. Qualche colata quà e là inizialmente ci ha scoraggiato ma siamo stati audaci ed abbiamo attaccato la via prefissata comunque - eh,eh,eh...-
Dettagli:
-400 m, 12 L., D+; 5c obbl.
- Locazione: Corma di Machaby, Arnad
Parto sul primo tiro della nota 'dzerby' alla Corma di Machaby e a metà mi accorgo di una bella colatona sul tratto chiave. Non ci voleva proprio, mi dico, e ora che si fa?!
Indietro non voglio tornare e si sa quanto possa diventare illogicamente testone.
Insomma ne esco arrabbattandomi e bagnando irrimediabilmente la suola delle scarpe - la cui tenuta sarà pregiudicata su un po' tutta la via-.
La temperatura, però, è buona così non posso lamentarmi troppo.
Le altre lunghezze, le scorgo dalla sosta mi appaiono per fortuna asciutte così recupero l'audace e si continua più decisi di prima.
Due brevi tiri divertenti e siamo alla lunghezza chiave della via.
Si tratta di un bel tetto che presenta ottime prese mezzo metro sopra e chiari appoggi per i piedi, però, non è da sottovalutare.
Le altre lunghezze scorrono fluide e divertiti giungiamo all'anticima.
Comincia a tirare un bel venticello, meglio tornare alla macchina.
P.S: Consiglio la via ma contate che in questo periodo appena va via il sole fa un freddo porco...
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