Ferrata dell'Orrido di Foresto: il paradiso è di pochi!










E così giunge rapida la data della terza via ferrata.
Le previsioni meteo non promettono troppo bene con temperatura in precipitazione verso lo zero termico.
Ma che ce ne frega?!

ah,ah,ah...

Ma allora siamo proprio due pazzoidi!!

You're the vicitm of your crime avrebbe detto il grande Freddy...

Comunque sia partiamo sul tardi - fanatici si, scemi no!!-.
Ci inoltriamo nell'orrido di Foresto e l'atmosfera si fa diversa, cambia tutto. Non ci sono più rumori se non quelli dei nostri passi e l'aria è più calma, come se il tempo si fermasse appena all'entrata di quel luogo incantato.

I primi metri di ferrata sono semplici e ci permettono di osservare le vie di arrampicata libera dell'orrido. Quanta storia è stata scritta su quelle pareti e quanto appaiono dure!!

Dettagli:

Via ferrata dell'orrido di Foresto

- Difficoltà: D
- 250 m. di dislivello e circa 2 A/R

Superiamo senza difficoltà la prima di quattro cascate e dopo una serie di entusiasmanti traversi arriviamo alla seconda cascata.

L'itinerario si fa strapiombante nei primi metri, poi di muro, a metà ancora un breve strapiombo ed infine l'uscita su muro.
I pioli abbondano ma comunque i passaggi non sono da sottovalutare.

Ne usciamo indenni e divertiti. Che bella cascata e che bell'itinerario!

Una sezione in piano e siamo alla terza cascata anch'essa strapiombante in un tratto e molto emozionante.
La superiamo agevolmente ed un breve traverso esposto ci consegna ad un piano.

La quarta cascata seppur più semplice rispetto alle precedenti è molto pittoresca - vedi foto-.

Un sentierino attrezzato, infine, ci porta alla sommità di una collina dove finisce la via ferrata.

Foto di rito, stretta di mano ma nessuna parola. Nessun verbo potrebbe mai descrivere le grandi ed uniche emozioni provate.

Torniamo alla macchina con un bel sentierino in circa quindici minuti.

I rumori sono ritornati così come le ansie della quotidianità.

Ma francamente ce ne infischiamo. Abbiamo avuto l'opportunità di staccare l'interruttore per un paio d'ore. Ora anche le nubi nere all'orizzonti sembrano velate d'azzurro e lo strombazzare dei clacson pare il canto delle lavandere al ritorno dal ruscello.

Qualcuno disse: sono pochi i giorni belli della vita, il resto fa da contorno.



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