




Dove andiamo qusto week end a far due tiri?
Ci chiediamo a giugno quando la città troppo calda per non aver voglia d'evasione.
Propongo la paretina di Rorà anche se sono conscio della sinistra fama delle falesie della val Pellice in merito ai gradi.
- al limite si vola- dico entusiasta mentre Maurizio mi guarda col terrore negli occhi.
Rido. - ma dai che scherzo- gli dico ma ormai il dado è tratto.
- Una trentina di vie dal 5+ al 7b+.
- Rorà, Val Pellice.
Falesia di gneiss con tiri atletici e strapiombanti.
E che culo che ci facciamo - io e l'audace, Maurizio sta dietro all'obbiettivo, codardo!-.
La gradazione mi pare tutt'altro che equa.
Però le vie sono davvero estetiche e dure - lo so sono ripetitivo-.
Le dita soffrono di brutto e la roccia a lungo diventa dolorosa. Cominciano le prime bastonate, tra l'altro attese.
Alla fine della giornata confermiamo la sinistra fama della val Pellice e ce ne torniamo a casa con le dita nel sacco.
L'audace dice di essersi divertita e seria mi chiede.
- ci torniamo?-
La guardo chiedendo pietà.
Lei è diversa da me. Quando mi bastonano tendo a cambiare posto o non tornarci per un pò; l'audace invece si esalta quando riesce a fatica. mah....
- si, ci torniamo- le rispondo.
So gia che le batoste di Rorà non finiscono qui.
E mi chiedo: è peggio non vivere o vivere troppo intensamente?!
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