Terrazze di Avalon:c come calcare!
















portami in qualche posto facile, mi supplica Maurizio.

Sei mai stato alle terrazze di Avalon, gli chiedo malefico.

No, sono facili?

cribbio, è il regno delle placche appoggiate, mento spudoratamente.
Alle terrazze ci sono bellissime vie verticali e strapiombanti su un calcare dei migliori della zona.
Naturalmente i gradi non sono certo il facile cui Maurizio anela.

Ma pazienza, pensate che sorpresa.
Sono cose che fanno piacere ad una certa età -ah,ah,ah...-.
Il sentiero di avvicinamento è molto pittoresco e caldo- la zona gode di un microclima particolare-.

Arriviamo quindi alle terrazze.
Ma qui non è facile, mi dice Maurizio al limite del collasso cardiaco.
Ah, no? dico con l'aria innocente.
Comunque sia le danze iniziano con un V+ di riscaldamento veramente estetico.
Nota: la via si chiama due calzini e poco più in là c'erano due calzini appesi ad un albero, che burloni!
Si passa a roba più seria - o da climber fighi come direbbe una mia conoscenza-.

Maurizio si nasconde dietro l'obbiettivo, vigliacco!

La giornata fila liscia insomma con divertimento e risate esagerati.
Concludo: un bel posto, per gli amanti del calcare e del sesto, con itinerari brevi ma intensi ed interessanti.
Ci si diverte, ve l'assicuro, e si prende il sole tutto l'anno.

O come ama dire il nostro Maurizio:" si diventa più neri del culo di un negro"

Lui scherza, naturalmente, ma da quel suo fare inglese a volte ne spara di certe...

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