Nuovo giorno, nuova arrampicata.
E così si parte per Modane. Dario è puntuale davanti alla caserma dei pompieri di corso Allamano così partiamo per tempo. Con lui ci sono anche Silvia e Paolo, ma il ruolo d'istrione se l'aggiudica di brutto.
In macchina parla ,parla ,parla come suo solito e ci stuzzica non poco con tutte quelle arrampicate, quelle ferrate di cui narra. Non ho mai conosciuto nessuno, giuro, che ne sapesse di monti quanto lui.
Stai un ora con lui e ti esalti e vorresti andar di qui, correre di lì, scalare quella parete là ma anche quella a fianco.
La valSusa è coperta, anzi, diciamo, se me lo perdonate, che il tempo fa cagare.
Invece sbuchiamo in Francia e ci avvoglie un bel sole, niente neve ed una decina e passa di gradi.
Un sogno, insomma, qui l'inverno non c'è nemmeno stato.
Il programma della giornata è semplice: concantenare due ferrate vicina tra loro. Prima Les Adret un D ideale come riscaldamento e poi Les Bastion un MD che promette di sfiancare anche le braccia più allenate.
Così il tempo di arrivare a Modane e ci fiondiamo all'attacco dell'Adret.
Un serie di muri articolati e ben ferrati conducono presto a due scale ruotate di 90° ed esposte nel vuoto; passaggi molto adrenalinici attendono i viandanti, cioè noi. Divertimento assicurato, insomma.
Segue una bella passerella un pò ballerina sempre esposta, che regale emozioni ma non quanto le scale, devo darne atto.
La ferrata quindi traversa verso il basso per qualche decina di minuti fino ad arrivare ad un boschetto.
Ora: si può tornare indietro o si può fare Les Bastion.
Ecco, noi siamo stoici, forse anche un pò cretini, quindi, decidiamo di continuare per gli strapiombi.
Iniziamo Les Bastion.
Un traverso breve e facile conduce al primo diedro, ben ferrato ma non ovvio.
Seguono ancora pochi metri di facili traversini che ci portano sotto la prima fascia di strapiombi.
E' imponente è maestosa.
Seguono quindi tre serie consecutive di strapiombi, ben ferrati, ma spesso insistenti che richiedono un buon uso dei piedi ancor prima della forza nelle braccia.
I passagi seguono atletici e piacevoli.
Comunque sia ci dirigiamo verso la seconda fascia di strapiombi, un pelo più leggeri dei precedenti. La ferrata, nel frattempo, ha preso quota, il paesaggio è mozzafiato così come l'esposizione.
Superiamo anche questi strapiombi e arriviamo alla ciliegina sulla torta.
Prima della vetta c'è il terzo strapiombo più semplice e meno faticoso dei precedenti.
Arriviamo in cima, infine.
Saluti, complimenti, come va come non va.
Siamo unanimemente d'accordo sulla bellezza della ferrata.
La definerei con tre aggettivi: faticosa, esposta ed adrenalinica.
La definerei con tre aggettivi: faticosa, esposta ed adrenalinica.
Concludo: premetto che troverete presto una relazioni completa su http://www.appigliosfuggente.net/; la via ferrata l'Adret è adrenalinica ed esposta ma mai troppo difficile quindi alla portata di un utenza maggiore; les Bastion, invece, è un buon MD sempre esposto, con passaggi fisici e consigliata a ferratisti con una certa esperienza.
Tra l'altro Dario mi ha comunicato l'esistenza in zona di vie ferrate cosidette ' vie cordate' cioè da percorrere in cordata; Se qualcuno avesse informazioni o altro se mi contatta mi fa un favore. Se no andremo avanti alla cieca.
Necederemai
Un saluto a tutti i lettori!
Alla prossima(molto presto)!
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