Svalvolati a Bosco!







Sior e sior.
Rullo di tamburi, squillo di trombe.
GLI SVALVOLATI A BOSCO!!!
Ecco, per farla breve, che inizia la collezione di falesie primavera-estate.
Così iera sera sento Danilo e si combina per la falesia di Bosco. Lui mi dice che viene in moto perchè deve provare a fare che cosa non ho capito.
E così alle dieci del mattino (presto-presto, imparate merenderos!!!) ci troviamo sotto la falesia Bosco io, l'audace, Danilo e Ale....e Toby ma lui l'avrete capito è la mia ombra.
Pausa caffè e si parte per la falesia dove ci attende Giova ( amico di Danilo). Più che falesisti sembriamo esaltata ed in men che non si dica quattro corde pendono sulle pareti.
Ed il caldo, intanto, si fa sentire forte...ma chi ha aperto il forno?!
Ma il caldo non ci ferma sopratutto un certo signor Maestri (un uomo uno strapiombo) che sforna due 7c in sequenza con tanto di foto ricordo sul tetto di Amsterdam.
Io seguo Giova alle prese con ''elefran''(6b+) che chiude avanzandone ancora. Bravo! ( il ragazzo, come se non bastasse, chiude anche ''verso l'acqua'' (6c) al secondo giro, mica male!) La via la provo anche io lasciando in sospeso altri cantieri ( come per esempio una certa pansa...). E' una scalata molto bella ed impegnativa per il grado. Un primo passo su placca quasi subito dove usare bene i piedi è d'obbligo ed una sequenza in alto su piccole tacche in leggero strapiombo. Poi resistenza fino in catena. Bellissimi i movimenti sui quarzini poco prima della catena (provare per credere). Al secondo giro padroneggio la sequenza in placca, sfrutto bene il riposo a metà e sbaglio e metà della sequenza su tacche.
Intanto la ghisa sale e raggiunge limiti quasi inumani. Così, infine, ci si ferma perchè saremo anche climber ma non siamo mica scemi.
Ed ora, cari lettori, una massima di cui far tesore nei secoli a venire:

Meglio fannulloni che stanchi!

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