15 marzo 2010
L'inverno implacabile sembra lasciare spazio ad una passeggera primavera tanto gradevole quanto poco duratura.
Così ci si trova con Danilo direzione Bosco ovvero il brasile della val dell'Orco.
Al volante ci sono io con di fianco Danilo, dietro la mamma e nel baule uno sconsolato Toby ( e dico sconsolato perchè ancora non sa che si andrà in montagna, il suo luogo prediletto di svacco totale und cagetta incontrollabile).
Guido per un tempo così lungo che mi viene da pensare che arriveremo a Bosco la primavera prossima ma fatto sta che raggiungiamo incolumi la nostra agognata meta.
Un rapido caffè seguito (solo dai miei soci tabagisti) da altrettante rapide zizze.
Poi saliamo quella breve striscia di terra che porta alla falesia; famosa per esser tanto corta quanto pendente.
E poi si parte con quel bel sole che ti batte sulla schiena, con quel bel gneiss ruvido al punto giusto e non per ultimo....con la mobilità articolare da ultracentenari.
Ma ognuno si ripiglia sul suo grado sentendo una forza maggiora ma un'abitudine pari a quella di un islandese in africa.
Bella giornata...gli svalvolati sono tornati!!!
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