Danger zone!

Visuale da sotto il Rif. Pordenone. Qui parte anche il camminamento per il Campanile di Val Montanaia
La falesia vista dal parcheggio.

La falesia di profilo.
Cari lettori, non è mia abitudine criticare le chiodature altrui, anzi.
Ci sono tuttavia alcuni casi in cui quest'opera di critica è necessaria.
E', per fare un esempio calzante, il caso di falesie che non abbiano roccia sana. D'accordo sappiamo tutti che le falesie nuove spesso necessitano di passaggi e ripetizioni ma qui sto parlando di veri e propri frigoriferi in parete che incombono sulla testa dell'assicuratore.
Si tratta della falesia del Rifugio Pordenone in alta Val Cimoliana recentemente richiodata dopo anni di oblio.
Dopo aver ricevuto notizie sulla recente richiodatura oggi con Stankomort siamo andati a far due tiri.
Per carità!
La chiodatura, va detto, è ottima e con materiale di prima scelta ma lo stesso non si può dire della roccia che letteralmente rimane in mano (anche pezzi di considerevoli dimensioni).
Pochi tiri e decidiamo di andarcene per non rischiare la pelle.
Una palestra di roccia che a malincuore (sarebbe stata una valida aggiunta per la valle) mi sento di sconsigliare perchè penso che quella roccia anche dopo ripetuti passaggi rimarrà comunque poco stabile (anche in considerazione delle nevicate invernali cui la valle è soggetta).

Lo stato delle falesie della Val Cimoliana (5 min. da casa mia) è il seguente:

1. Compol basso: monotiri brevi con roccia perlopiù solida.

2. Compol alto: mono e bitiri su roccia poco solida. Da non fare la via nel grottone davanti alla falesia principale qui la roccia è a dir poco precaria.

3. Vie di più tiri Compol: due vie di più tiri con partenza nel settore alto del Compol. Roccia solida solo nella prima lunghezza dopo poco affidabile; NON fare le vie con gente nella falesia sottostante.

4. Gote: bella parete vittima di infiltrazioni e colate roccia solida ma i tetti sommitali sono piuttosto mobili (avvenute diverse frane).

5. Pian dei Sediei: sconsigliata nei periodi caldi causa vipere.

6. Rif. Pordenone: quanto detto sopra.


Alcune falesie limitrofe in stato di semi abbandono:

1. Val Cellina: richiodata qualche anno fa solo nel settore destro risulta invasa dalle erbacce, roccia sporca di licheni. Settore sinistro attrezzato con materiale vecchio ed invaso dalla vegetazione.

2. Claut: piccola falesia a ridosso dell'omonimo paese. Roccia friabile e monotiri invasi dalla vegetazione su alcuni tiri impossibile arrivare in sosta causa flora rigogliosa.

3. Marzana: Settore di placche vicino all'omonimo abitato. La falesia sorge al di sopra della strada vecchia che da Passo S. Osvaldo andava ad Erto. Chiodatura vetusta.

4. Vie di più tiri Erto BIG: vie di più lunghezze con partenza dalla parte destra del settore BIG di Erto. Recensite su alcune guide risultano sporche ed attrezzate con materiale vetusto.

5. Codissago: falesia poco dopo le gallerie del Vajont in direzione Longarone. Qualche via riattrezzata altre chiodate con placchette vetuste. Base delle vie invasa dalla vegetazione.

6. Longarone: falesia a ridosso del retro del palazzetto dello sport di Longarone. La roccia risulta friabile e numerosi attacchi delle vie invasi dalla vegetazione.

7. Malcolm: palestra di roccia sita in Via Malcolm a Longarone. Monotiri di 4 e 5 sporchi e con alcuni spit senza placchetta. Diversi tiri agibili e ben chiodati a spit ma alcuni attrezzati con placchette artigianali vetuste.

8. Cellino: falesia vicino all'omonimo abitato direzione Barcis. La palestra è al di là del fiume ma è stato rimosso il cavo per l'attraversamento. Comunque attrezzatura vetusta.

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