Continua l’esplorazione del cuneese!
E da bravi esploratori non ce ne facciamo mancare nessuna.
Così questa volta di parte per la bella ( ed estiva) falesia di Montemale.
Raggiungiamo una borgata del paese, La Piatta Soprana, un angolo sperduto di Piemonte, dove pare il tempo abbia smesso di trascorrere.
C’è anche un filo di nebbia e strani rumori d’animali stile ‘mastino dei Baskerville’ non giovano certo all’umore.
Ma si continua, tanto si sa che Maurizio è il più lento, morderanno prima il suo di culo.
La falesia si raggiunge in soli 10 minuti di cammino in piano ed il fatto che sia immersa nella vegetazione la rende prettamente estiva.
Le vie sono sovente brevi, ma molto intense su di un bel calcare con svasi a goccia dove molte prese sembrano solo.
Così si comincia a macinare appigli, complice la totale assenza sia di persone che di rumore.
Il locus amenus perfetto, un oasi di pace nel baccano della modernità.
Così capita che Maurizio affronti il suo primo passaggio in strapiombo e non si lamenti ( miracolo!) perché la parete sporgeva troppo.
Il miracolo di Montemale!
Caspita, altro che Lourdes, a Montemale si deve andare ( rima neanche troppo involontaria ma certamente atroce)!
Così passa una giornata magnifica, in un posto dimenticato a sgrafare come al solito.
A volte penso che l’arrampicata non sia altro che il pretesto per vedere bei posti…
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