Tutte le manie di Maurizio!







Tanto per restare in tema...
Se questa fosse una storia comicerei così:
C'era una volta una paese tanto piovoso...
Purtroppo non è una fiaba ma piuttosto un incubo.
Sabato danno pioggia ed infatti dopo che un timido sole ha abbandonato il cielo è vienuto giù il diluvio.
Così per domenica l'unico barlume di speranza è il responso di mister ilmeteo.it. E come al solito l'eroe del meteo ci viene incontro con le sue previsioni, pare che sabato a Roccavione (vicino a Cuneo) sia piovuto poco poco.
Grande!
Armi e bagagli alla mano si va a scalare a Roccavione!
Maurizio intanto non s'è ancora ripreso dalla sua prima caduta da primo infatti gira mari e monti e con fare profetico e scrutando l'orizzonte dice :'' ho visto la morte in faccia!”.
Lo giuro e se lo conosceste sapreste che non può essere altrimenti.
Comunque sia non si tira indietro all'idea di andare nuovamente da primo, al massimo potrà dire d'aver visto la morte in faccia più d'una volta.
A questo punto, cari lettori, lo so, se avete letto anche solo due articoli avrete capito che siamo proprio dei disadattati.
Il cane finge d'esser stanco per aver più da mangiare, l'audace finge di pulire la casa quando in realtà legge tutto il giorno riviste di cucina, Maurizio finge di lavorare quando in realtà si augura sciagure inenarrabili da poter raccontare ai nipoti ed io, bè, io dovrei anche studiare ma lo considero più un hobby che una realtà.
Ed infatti domani ho un esame 'analisi e valutazione delle politiche pubbliche' che quasi sicuramente mi costerà una bocciatura. Così sarò costretto a dire la solita storia del '' mi perseguono, m'hanno bocciato perchè ho la barba lunga e puzzo!''.
Ma non è vero, ve lo dico, m'hanno bocciato perchè al posto del testo leggo Alp o Pareti. O ancora peggio m'hanno bocciato perchè studio per poter posticipare il giorno moooolto lontano in cui dovrò andar a lavorare ma non perchè me ne freghi qualchecosa.
Ecco, ve l'ho detto.
Cosa c'entra con Roccavione?
Niente, sia ben chiaro, ma questo è un blog eclettico, no?
La palestra di roccia di Roccavione è una delle classiche del cuneese.
Insieme a Miroglio costituisce una delle prime strutture della provincia grande.
Si scala su di una superba quarzite, le vie sono verticali e di continuità con svasoni sui passi più duri. Bella allenante, insomma.
Dalla macchina saranno si e no dieci minuti ma tanto basta a far borbottare Maurizio che dice che corro troppo, che un giorno o l'altro gli verrà un infarto e che resterà con la bocca storta come Bossi ( ma allora sarà ictus?!).
Chiudo le orecchie così come l'audace.
Poi si parte con un riscaldamento cristiano su un V+ molto bello al primo torrione.
Maurizio comunque trova da ridire anche sulla via perchè non conosce la roccia, perchè ha male ai piedi, perchè ha ancora il fiatone.
Comunque sia dopo circa sette giorni e sei notti giunge in sosta sudato a provato.
Così capisco l'antifona e gli dico che se vuole farsi una via se la metta su lui al posto di borbottare e fare un resting al metro quadrato.
Ancora una via di riscaldamento e siamo pronti.
Intanto non lo dico più Toby se la dorme alla grande e solo ogni tanto si alza per cambiare posizione o scorreggiare.
Con audax quindi partiamo all'attacco della via n°5a(6c) molto bella e digitale.
Al primo giro la monto e le sensazioni sono ottime, la roccia è molto rugosa anche la minima granetta fa il suo dovere.
Così dopo la ricognizione dell'audax parto per il tentativo buono, me la gioco fino in fondo ed arrivo in sosta liberando la via ma ne ho ancora (o meglio sto delirando) così concateno anche il secondo tiro di 6a. Alla seconda sosta sono in totale delirio d'endorfine ma ne ho ancora così vorrei salire non fosse che la roccia finisce lì e la neuro deliri è dietro l'angolo. 6C al secondo giro, oggi gira bene!
Così quando in realtà non sono ancora del tutto in forma metto su la via n°4(6b+/c) e ne rimango ammaliato.
Partenza verticale di dita su reglette generose, tallonaggio e via a due creste di gallina. Terrazzo con buon riposo e muro nerastro assai di dita dove se non usi i piedi ...'no parti'.
Intanto Maurizio sfiga-men mette su un IV con indomito coraggio ( leggi che s'è cagato in mano...).
Stringe ogni presa il doppio in modo da ghisarsi dopo due metri ma da non vedere più la morte in faccia.
Così ancora qualche via è d'obbligo farla almeno finchè non ci accorgiamo che sono le cinque e mezza e che siamo in falesia dalle dieci.
Quindi gelatonzo ( solo io!) a Roaschia e dritti a casa.
Un saluto a tutti i lettori, quindi, visto che dato l'esame migro in Friuli ad andare a vedere se Erto è ancora al suo posto.
Adios!
O meglio (che se no porta sfiga per davvero): arrivederic!

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