Un tranquillo week end di paura








Cosa può fare un climber quando ha due giorni liberi ed una macchina sotto il culo?

a) andare a scalare indoor
b) noleggiare qualche film trash da blockbuster
c) andare a scalare fuori fino a svenire stremato alla base della falesia
d) non fare niente

Tanto lo so gia cosa avete risposto perchè è una domanda per scemi. No, anzi per arrampicatori.
Questi quattro giorni di ponte ci hanno visti indomiti nel tentare d'evitare il maltempo sempre assaliti dal dubbio d'amletica origine 'to go or not to go'.
Due giorni siamo stati fortunati riuscendo a scalare prima a Montalto e poi alla parete del forte di Gavi ( vedi post precedente).
Questi altri due, però, l'esito non sembra altrettanto scontato. La meteo, infatti, gufa contro mostrando i soliti odiati e temuti simbolini di pioggia e tuoni.
Ma se c'è una cosa che ora mi è finalmente chiara è che non si può mai smettere di sperare almeno fino a che esiste quella bibbia che risponde al nome di 'www.ilmeteo.it'.
Tale strumento di divin origine, infatti, permette di vedere il meteo secondo non solo la regione ma anche la località. Dettaglio non da poco se penso a tutte le volte che siamo riusciti a trovare oasi di sereno nel mezzo del maltempo.
Il primo dei due giorni ancora ghisato dalla visita a Gavi accetto d'andare a Pontey dove pare debba far bello. La falesia sorge in val D'Aosta a pochi chilometri da Arnad e seppure non rappresenti un contest attuale è sempre piacevole per i suoi facili itinerari su terreno appena verticale ricco di appigli ed appoggi. Quello che più o meno si chiama defaticamento ( e che odio fare...).
La palestra è un grosso masso alto una quindicina di metri incastonato in un tranquillo bosco a poche centinaia di metri dal paese omonimo. Gli itinerari sono ottimamente chiodati ( mai mai troppo) a resinati. Quindi se volete passare una bella giornata su itinerari rilassanti fa proprio al caso vostro.
Così il secondo giorno ho finalmente (quasi) smaltito la ghisa di Gavi e sono pronto per nuove sfide.
Maurizio e audax anche così decidiamo d'andare in quel di Revello a provare qualche bella lunghezza. La palestra di Revello a mio parere è molto bella; collocata su di una terrazza panoramica sulla Val Po propone itinerari di continuità su terreno verticale o leggermente strapiombante ma anche qualche placca di grado V. Se vi capita non potete mancare le lunghezze della parete centrale ( la prima che si raggiunge col sentiero) magnifici viaggi su gneiss verticale a buchi e tacche.
Così ci alziamo presto con Toby che baula perchè non ama stare in casa con le zampe in mano. Volenti o nolenti si parte per il giretto mattutino: circa 5 chilometri fatti con andatura spedita mentre Toby tira come un mulo dopato.
Si torna a casa, panini e via verso Revello.
Infatti alle 10 siamo alla base delle vie.
Ma non siamo gli unici stacanovisti, infatti la falesia è gia popolata da numerosi arrampicatori.
Maurizio e audax cominciano col loro riscaldamento morigerato.
Maurizio parte su un V breve che segue una lama ben pronunciata. Moschetta il primo rinvio, il secondo bene. E poi accade il fattaccio, almeno secondo lui. Sale coi piedi, alza la mano destra e sbaglia presa prendendo una piatta. Così viene giù come un sacco di patate. E' il suo primo volo da primo ed è anche piuttosto breve e discretamente composto.
'calami che ho troppa paura a continuare' dice ad Audax.
Così scende, ci guarda e dice....
Vediamo se avete cominciato a conoscerlo:

a) che figata!
b) che noia!
c) pensavo di morire!
d) non dice niente

Accendete la c) che è meglio!
Ma il fatto è che non sei morto caro iettatore perchè sei legato ed ora se la smetti di fare la faccia del sopravvissuto ad una catastrofe è meglio!
Ma non sarà così difatti il tormentone del giorno sarà proprio il nostro Maurizio che ogni due minuti chiederà come e di quanto è volato.
Intanto raggiungono la falesia Giovanni e suo fratello così mi aggrego a loro.
Intanto qualcosa ho gia messo su per fare un po' di metri come la magnifica 'Pablo è vivo' (6b) con un passo iniziale duro su verticali ed il resto di continuità su buone prese su di un superbo muro. Poi 'Mototopa' (6b) anche questa è una bella via ma a mio parere più continua di 'Pablo' presentando un ribaltamento di forza in partenza ed un passo in placca a metà. Anche un giretto su 'osteria n°20' (6b+) che male non fa; un'altra via da greatest hits: blocaggio nei primi metri per andare ad un bucono zancoidoso ed anche qui passo in placca da usare bene i piedi. Naturalmente lascio i rinvii su ogni via per Giova e suo fratello cosicchè lo spettacolo diventa presto penoso perchè sembra che qualcuno abbia svaligiato un negozio d'arrampicata. Infatti ho lasciato in parete tre serie di rinvii più o meno vecchi, riciclati, assemblati...
...anzi ad essere sinceri sull'ultima via finiti i rinvii ho moschettonato tre ghiere...ah,ah,ah!
Ma loro si scaldano (giustamente) con calma tantochè mi viene da pensare che sono forse l'unico scemo al mondo che non fa un riscaldamento da cristiano.
Intanto audax mette su vie a manetta che Maurizio ripete da due con qualche tremore più del solito. Dopo una brutta caduta vedo finalmente che audax ha ripreso ad andare da prima seriamente, brava!
Poi Giova & co finoscono il riscaldamento così mi aggrego e siccome loro provano le vie dove ho lasciato trecento rinvii e rifaccio anche io che fare metri male non fa. Anzi fa abbastanza male perchè sento che sto cominciando a ghisarmi in modo serio.
Puntiamo quindi 'le fil rouge' (6c) bellissima scalata di forza in entrata, a metà su placca verticale delicata e con un finale nuovamente di forza ed un ribaltamento tignoso.
Poco dopo Maurizio da forfait dicendo che è troppo stanco e che il volo l'ha provato perchè...pensava di morire.
E dai, ma allora lo fai apposta a portare sfiga!
Così audax si unisce al conventicolo e mette le mani, anzi le dita, su 'mototopa' dove riesce molto bene sul passo di placca.
Intanto siamo arrivati alle dieci e sono quasi le quattro.
Giova e suo fratello se ne vanno.
Anzi, quasi tutti se ne vanno.
Ma ancora un giro su 'fil rouge' non me lo faccio mancare!
Raggiungo la catena senza capire bene come possa ancora stringere qualcosa ma sono felice e vedo sotto audax che sorride.
Forse e dico solo forse l'arrampicata fa bene all'umore.
Forse e dico solo forse è stato un tranquillo week end.
Non per Maurizio, certo, che ha vissuto il suo 'tranquillo week end di paura'.

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