
PLOT
* Musica tranquilla tipo Enya*
UNA anormale famiglia (padre farmacodipendente, madre svampita e figlio disadattato) sta percorrendo la statale d'Avigliana in bassa Val di Susa.
Ad un tratto un cane si para dinnanzi alla costosa vettura del pater familias, che ossessionato dal culto del suo mezzo a quattro ruote teme che l'urto con il corpo dell'animale possa arrecar danno all'oggetto sacro.
Così nel giro di qualche minuto, un tempo epocale per qualunque altro individuo con un QI nella norma, escogita un sotterfugio.
* musica movimentata tipo red hot chili peppers*
Fa scendere dalla macchina il figlio dicendogli: «acchiappa il cane e toglilo dalla strada».
Intanto il cane, chiaramente un maestro della finzione, sta inscenando un malcelato malore al centro della strada. Si misura la pressione arteriosa dichiarando un mostruoso 180 di minima.
Il ragazzo disadattato lo raggiunge e se lo carica in spalla senza la minima fatica apparente; in verità la sua faccia viola e chiari segni di dolore al braccio sinistro indicano un imminente infarto.
Così in quel pittoresco quadretto familiare si inserisce la madre svampita che nel contempo ha appreso di essere presente all'avvenimento non solo in stato corporeo ma anche mentale (anche se solo, come potrete immaginare, marginalmente).
La donna palesemente interessato alla salute dell'animale ancorchè a quella del figlio dice: «salvalo, salvalo».
Così in quel momento di epica poesia il cane decide di emulare Steve Mcqueen e si dà alla macchia. Il giovine disadattato lo insegue con sprezzo del pericolo rappresentato per lo più da tir e camion che sfrecciano a velocità da Gran premio di Monza.
Infine dopo un inseguimento estenuante il ragazzo raccoglie il cane che s'era fermato all'autogrill per una pausa caffè.
*musica romantica tipo Michael Bolton*
I due, inebriati dall'olezzo delle ascelle dei camionisti, si giurano fratellanza e amicizia eterna.
Il tutto finisce nel migliore dei modi con l'adozione del cane da parte della strana famiglia (una versione patetica degli Addams).
L'animale viene chiamato Canem.
I giorni dei quattro scorrono felici finchè madre e figlio, in un infelice tentativo di andar a mettere il naso al di fuori delle falesie straconosciute, decidono d'andar a scalare nella nuova falesia di Lungaserra.
Così una mattina partono con la loro macchina maltenuta (antitesi storica del mezzo da guerra del padre farmacodipente).
Raggiungono la falesia seguiti da un felice e spensierato Canem.
Tutto sembra perfetto.
*Inizia una musica inquietante tipo ''carmina burana''*
Madre e figlio iniziano a scalare sereni quasi del tutto ignari d'ogni pericolo che li circonda (in primis il cane).
Il ragazzo disadattato è ben presto attaccato ad un soffitto di via. Un 7a (''el diablo'' tanto per restare in tema)faticoso quanto estetico provvisto delle prese della grandezza giusta per poter immaginare d'esser molto più di quello che si è.
E intanto si stanca e si stanca a provare e riprovare.
Così finsice la giornata. La madre è pesta il ragazzo disadattato forse anche di più.
Ma canem decide di rivelare la sua natura demoniaca.
Fingendo un atterrimento mortale si rifuita di tornare alla macchina.
Tentano di tutto ma il cane rimane dov'è.
Così il ragazzo disadattato se lo carica in spalla e lo porta giù per quell'irto sentiero.
La scena finale: il ragazzo muore per lo sforzo accasciandosi a terra mentre il cane gli urina addosso.
La madre svampita piange e rivolgendosi a Canem dice: Canem ora ho solo più te, il mio unico erede...
Sullo sfondo si vede, in un futuro vicino, Canem che guida sorridendo la vettura del padre farmacodipendente (chiaramente oramai tumulato in un lurida cripta per extracomunitari)
Ovvero visto che non c'era Maurizio e non ho foto della falesia di Lungaserra ho pensato di creare almeno uno strampalato racconto.
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