Odissea antipioggia!



Che differenza c'è tra un avvocato ed una prostituta?
Quando sei morto la prostituta smette di fotterti.











Perseguiti dalla pioggia ed avviliti dal fato erriamo per queste lande pianeggianti alla ricerca di roccia scalabile e sopratutto asciutta.
La risposta del tempo, ultimamente, è monotona e perentoria: pioggia ogni finesettimana.
Ma, per chi ancora non lo sapesse, c'è sempre la speranza riposta in quel paradiso di Arenaria e clima asciutto che è Gavi.
Ed infatti ci troviamo ancora una volta ad uscire al casello autostradale di Serravalle Scrivia.
Abbiamo lasciato la cintura torinese cinta da nubi nerastre e incombenti ed ora veniamo accolti da un cielo azzurro di quelli che non avresti mai immaginato di poter trovare.
In breve siamo in falesia.
Tobia trova a bordo parete un giaciglio da cui sarà ben difficile stanarlo per tutto il resto della giornata, Maurizio trova una gran erosione a metà parete da cui sarà ben difficile estrarlo ed io e l'audace...bè noi scaliamo!
Le prime vie scorrono via veloci.
L'arenaria è una roccia molto particolare. Sabbiosa all'apparenza è stata in diversi punti addomesticata con alcuni scavi per permettere di percorrere alcune vie altrimenti completamente lisci.
Così si inizia a far sul serio ( si fa per modo di dire, no?) con alcune divertenti vie.
L'audace mi segue sui 'Bruchi di Windsor' (6b) una via che monta anche lei da prima. Via breve ed alquanto boulderosa con una ribaltamente in partenza piuttosto fisico ed un finale su buchi tutt'altro che banale se passate da Gavi segnatevela tra quelle da fare.
Un giro ancora sulla pericolossisima ( chiodata davvero male!) ''rinvio a giudizio'' (6b+) dove la sequenza chiave appare piuttosto evidente con un bel lancio da una svasa ad un buco netto. Anche questa da non mancare magari fatela da 2 se non aspirate ad un posto in traumatologia.
Una montata a ''zanzara mannara'' (7a+) giusto per capire che quel monodito bisogna tenerlo per davvero. Via corta e verticale di lei devi diffidare!
La via propone un boulder su muro di 4-5 movimenti ed un finale più semplice. Il chiave obbliga a tenere un monodito di sinistro e sempre con la stessa mano, dopo aver alzato un poco i piedi, lanciare ad una vaschetta non semplice da acchiappare considerando che nel frattempo i piedi sono decollati (consiglio di partire coi primi due rinvii passati). Segue un traverso verso sinistra con piedi in spalmo-spalmo (paura paura paura!!!). Un buon riposo in un erosione nella parete e via in catena.
Al primo giro provo bene il movimento del lancio che però manco quasi sempre più o meno questo fino a finire la forza nelle dita.
Al secondo giro parto cattivo il giusto prendo il mono, alzo i piedi e lancio con tutta la forza che ho in corpo...un secondo dopo la mia mano sinistra è incollata come una morsa alla vaschetta così continuo fino alla catena.
Che soddisfazione!
Mi sento così felice che potrei anche rincominciare gli allenamenti invernale e per un momento penso che sia tutto merito di quella resina che a fine stagione stavo incomiciando ad odiare.
Intanto anche Maurizio e l'audace continuano a scalare queste belle e compatte linee (Tobia naturalmente continua a dormire).
Tutti insieme scaliamo la divertente 'a me gli occhielli' (6c) bel muro/placca tecnico/a dove imparare a dovere come usare i piedi.
Poi provo il 7a a fianco con risultati più o meno onorevoli che amo pensare (per il bene del mio morale) fossero dovuti alla stanchezza delle vie precedenti.
Spinto da un nichilismo sconfinato parto all'attacco di ''alcolica retorica'' (6c+) un'altra bella via di muro/placca su cui arrivo a 3/4 convinto di poter sbarcare su nuovi lidi a vista solo per scoprire che il duro è poco prima della catena; così tra improperi di varia natura ed impudiche debolezze di dita mi barcameno in sosta affermando ''questa è l'ultima sono stanco!''.
Infatti non pago della giornata mi trasferisco nel settore strapiombi dove finisco la benza su ''pastamatic'' (6b+) un breve e direi solidissimo (come grado!) muro leggermente strapiombante su biditi.
E la giornata finsice come sempre a dissetarsi al supermarket vicino alla falesia.
Non sarà una bella primavera, è vero, ma schivando il maltempo e spendendo trilioni di euro in benzina ed autostrada un posto per scalare lo si trova sempre!
Bè sempre sempre magari no domani per esempio però...
...Ed infatti il giorno dopo siamo io e Stancomort a Chianocco che scaliamo più o meno tutta la mattina sotto una pioggia sottotono e neanche troppo fastidiosa!
Hi, Hi, Hi...

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