Il giorno delle guide dementi!










Ultimo giorno di tempo stabile.
Si parte per Cortina con la Stankomobile e l'intenzione di andare a scalare al Crépe de Oucèra.
Questa bella e panoramica falesia sorge appena sopra Cortina vicino a quella strada curvilinea che sale al passo Giau. L'accesso breve e semplice e la qualità della roccia rendono il posto assai godibile.
La palestra del Crépe de Oucèra presenta un ottimo range di difficoltà con una cinquantina di tiri dal 4 al 7c. La roccia è una dolomia a buchi e tacche e la parete si presente come alta una trentina di metri e costantemente verticale.
Avevamo gia avuto modo di tastare questa falesia l'anno scorso al ritorno dal viaggio in Tirolo ma la stanchezza dei giorni di scalata ci avevano impedito di salire qualche bel tirello.
Arriviamo in falesia alle 11 e troviamo il caos più totale con delle guide (cortinesi?) che fanno scalare dei bambini. Inutile dire che i bambini fanno quello che vogliono: urla e schiamazzi sono all'ordine del giorno. Vie costantemente occupate e totale indifferenza da parte delle guide evidentemente ignoranti in merito al loro codice deontologico.
Un bambino risaliva le corde autoassicurato – malamente- col gri gri e mi è pendolato addosso senza che alla guida responsabile potesse fregarne nulla.
Alla prima lamentela – dopo tre ore di sopportazione- ci è stato risposto che si fa in fretta a parlare e che badare a tanti bambini è difficile...vi abbiamo mica obbligato noi!
E' bello notare come una falesia pubblica possa divenire un luogo privato di alcuni personaggi che pensano di dover comunque aver ragione. Bravi! Con voi il mondo è un posto peggiore e la scalata uno sport peggiore...
Comunque sia tra bambini ululanti e corde impazzite abbiamo anche scalato.
Dopo le prime vie di riscaldamento mi sono buttato su di un tiro che vi consiglio. ''Topless''(6c) è una linea verticale e compatta estetica anche solo a vedersi. Parto come al solito col tentativo a vista ma a metà del duro sono appeso alla corda. La via obbliga a muoversi con tecnica di piedi sopraffina e richiede una buona forza di dita impiegate per domare piccoli buchi e tacche sfuggenti.
Parto per il secondo giro – dopo che, bisogna dirlo, Stankomort ha provato senza successo a partire! Ma ha anche detto che era colpa mia che non gli ho spiegato i movimenti...vigliacco!- stringo questi bei buchetti di dolomia, passo il duro e via in catena tronfio di aver liberato un tiro così bello e divertente.
Toby intanto indovinate cosa sta facendo?
No, non dorme c'è troppo frastuono. Piuttosto sta lì sdraiato con gli occhi aperti e lo sguardo incarognito alla Wolverine.
L'audace, distratta, segue la linea di altre vie più facili ma comunque meritevoli e cosa piuttosto importante molto lunghe.
Liquidata la pratica Topless provo ''Troppa trippa''(6c+) altro bel tiro – secondo me meno bello di Topless- di muro molto delicato e di dita.
Primo giro cado quasi subito ma vado in catena con un solo resting.
Assicurato dall'audace un poco distratta – era occupata a guardare in cagnesco e guide incuranti del casino prodotto dai bambini- parto per il secondo giro mi muovo bene – me lo dico da solo, sarà vanagloria?!- strizzo i piccoli buchetti di dolomia e, a parte una piccola esitazione all'uscita dal duro, mi ritrovo in catena con anche questo tiro liberato.
Decido di finire qui la giornata così mi unisco ai due companieros provando un tiro lungo e facile – che belli questi tiri anche i più facili!-.
Infine fuggiamo al tramonto per andare a comprare i Krapfen a Cortina e sbranarli dinnanzi al trampolino di lancio con gli sci – ma quanto è alto? Che paura!-.
Andata al Crépe che merita ma se trovate la calca di bambini e guide vi conviene fuggire come se aveste la mummia alle calcagna!

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